Nuovo complesso parrocchiale San Giovanni Bosco a Bagheria (PA)

L’approccio all’area di progetto parte dal respiro del Mediterraneo, da sempre luogo di sovrapposizione e scambio delle più antiche civiltà d’occidente; racconta di mare, aria, luce e gente di cui è intessuta tutta la nostra cultura. E’ luogo in cui l’incontro con l’altro diventa scambio, accoglienza, arricchimento: seme della Parola piantato in un giardino mediterraneo nel segno di una umanità accogliente e solidale.

In quest’ottica la proposta  di un complesso parrocchiale che non sia svettante monumento a se stesso, ma che si fa strumento concreto di accoglienza, è di fondamentale importanza.

Vengono reinterpretati in chiave di sostenibilità contemporanea alcuni elementi tradizionali dell’architettura mediterranea. La tipologia della chiesa a pianta centrale appare la più idonea per questa comunità che esprime l’esigenza di partecipazione assembleare. Gli spazi stereometrici si articolano su una pianta quadrata ed un prisma a sviluppo orizzontale, il tutto racchiuso e convogliato sotto un’unica avvolgente copertura che nasce dall’archetipo della cupola. Quest’ultima, partendo dalla ricca tradizione storica e culturale del territorio palermitano, si mostra come morbida reinterpretazione di una cupola siciliana. La sua ceramica colorata, vibrante e brillante è fortemente visibile riprendendo i colori tradizionali dei giardini di Bagheria, configurandosi quasi come un tessuto prezioso di un drappo intarsiato.

L’abbraccio, simbolico e sociale, è al contempo elemento di organizzazione spaziale, rendendo organici tutti gli ambienti di cui il centro si compone.

Unico contrappunto verticale è il campanile che svetta con una croce sorretta da elementi tortili leggeri.

L’edificio proposto vuole essere un piccolo luogo simbolico di un’umanità che rifiuta in assoluto il concetto dello “scarto”, laddove più rilevante è il bisogno di riscoprire le proprie origini, di riconoscersi in un’identità, di trovare ambiti di esperienza positiva e di speranza.