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Centro di Interpretazione del Santuario dei mammiferi marini Pelagos

Primo classificato al Concorso internazionale di progettazione i due fasi per il recupero dell’immobile denominato “Ex Galeazze” nel Comune di Portoferraio

Abbiamo partecipato a questo concorso perché crediamo che proteggere il mare sia fondamentale e imprescindibile per l’equilibrio del nostro ecosistema. Ci piace pensare, con questo progetto, di dare un piccolo contributo alla salvaguardia di questa straordinaria parte del pianeta. Il Centro di Interpretazione del Santuario dei mammiferi marini Pelagos, che si realizzerà entro l’antica struttura delle ex-Galeazze di Portoferraio, è immaginato come un luogo attivo dove fare sensibilizzazione ed educazione; un luogo d’approccio e di coinvolgimento, sia a livello cognitivo che emozionale, alla meraviglia dell’habitat marino; un luogo propositivo ed attivo dove si mostrino le buone pratiche in campo tutela dei mari dall’inquinamento, dove si creino start-up nel settore della formazione alla coscienza ambientale e salvaguardia del mare.

Il focus che indirizza fortemente la progettazione è la creazione, all’Isola d’Elba, di un polo nodale all’interno del network internazionale per la salvaguardia marina che sia esemplare nella concezione, ecosostenibile nella realizzazione e flessibile nella futura gestione.

Le nuove funzioni vengono inserite nel centro storico di Portoferraio e in un’architettura antica dal carattere lungamente oscurato dal degrado, recuperato a nuova vita. Il rapporto con il contesto del centro storico viene studiato in chiave di rimandi d’immagine e di collegamenti fisici a partire dalla macroscala dell’area complessiva del parco, fino alla microscala dell’intervento di cucitura puntuale interna al tessuto storico di Portoferraio, per giungere alla valorizzazione urbana e di invito alla sosta nell’edificio delle ex-Galeazze. Gli ambiti spaziali in prossimità dell’accesso all’edificio si renderanno riconoscibili attraverso l’ibridazione degli elementi dello spazio urbano: si determinerà, con un intervento minimale, uno spazio di sosta, mediazione ed invito alla visita al Centro di Interpretazione.

Il progetto di restauro delle strutture tardo-cinquecentesche delle ex-Galeazze si focalizza su due macro obiettivi.  Il primo è quello di enfatizzare il valore storico documentale dell’edificio, liberandolo da interventi incongrui alla struttura e riportandolo alla sua coerenza spaziale, storica e materiale.   Il secondo obiettivo punta al dialogo per contrapposizione tra la struttura antica restaurata ed il progetto di architettura: da una parte materiali naturali e restauro filologico per il “contenitore” antico, dall’altra sistemi costruttivi autonomi, impermanenti ed ecosostenibili per il “contenuto” dello spazio espositivo. Le loro relazioni reciproche costituiranno l’aspetto fondamentale della nuova vita dell’edificio. Antico e contemporaneo saranno rispettosi uno dell’altro e potranno convivere dando valore alle rispettive identità ed offrendo ai visitatori stimoli di riflessione sui contenuti e sull’estetica della struttura, in un ambiente ad alta prestazione in termini di comfort ambientale ed energetico. 

L’architettura egli elementi proposta per il Centro di Interpretazione vive in simbiosi con l’edificio delle ex-Galeazze. Dialogando con il manufatto storico ne enfatizza la bellezza inserendo degli oggetti strutturalmente e formalmente autonomi, che ne permettono un’esplorazione spaziale complessa: da una parte le campate ogivali scandiranno il ritmo di uno spazio dall’incedere elegante e cadenzato, dall’altro un percorso rampa  dall’andamento avvolgente, denominato “percorso Pelagos” innesca un movimento emozionale e percettivo, elemento inedito eppure rispettoso per la sua autonomia strutturale, finalizzato a raccontare una nuova pagina della storia dell’edificio e dell’isola. L’architettura dei nuovi oggetti inseriti nello spazio come ospiti sensibili, si mette a disposizione del contesto per partecipare in maniera flessibile e mai impositiva al futuro racconto del centro di interpretazione, delle sue funzioni, alla necessità di flessibilità, alla forte propensione ad entrare in rapporto con la vita del centro urbano, con gli obiettivi educativi, ambientali, sociali e divulgativi del parco nel Mediterraneo.

L’organizzazione dello spazio espositivo prenderà le mosse dal mare del Santuario, dall’info-point sulla darsena, con il percorso accennato lungo la via, dopo la sosta nella piccola piazza dedicata, il filo continuo del mare si allaccerà al “percorso Pelagos” della rampa avvolgente, progettata come portante dell’allestimento permanente delle otto specie protette dei cetacei e mammiferi marini: i visitatori potranno osservarli da diverse prospettive, coglierne ogni aspetto e confrontarne le caratteristiche.

Il progetto dell’allestimento del Santuario segue infatti un duplice binario, quello permanente con il percorso architettonico che supporta i modelli degli esemplari preservati dal Santuario, e quello multimediale che prevede la realizzazione di alcune installazioni interattive, ad alto impatto emozionale, strettamente connesse tra loro per quanto riguarda la declinazione dei temi affrontati a livello di contenuti. L’allestimento multimediale è progettato in maniera modulare, dinamica, aggiornabile e trasferibile agilmente nella rete del Santuario: l’installazione interattiva  sarà realizzata per veicolare un approccio emozionale attraverso soluzioni tecnologiche spettacolari.

Il sogno di questo progetto, insieme alla valorizzazione architettonica dell’edificio, è innescare un’esperienza unica per il visitatore che possa suscitare un’accresciuta consapevolezza, interesse e rispetto per il mare e la meraviglia del suo ecosistema.in due fasi 

/ Code

Ente Banditore: Parco Nazionale Arcipelago Toscano
Luogo: Portoferraio
Tipologia: Concorso di progettazione in due fasi
Data: ottobre 2020 – gennaio 2021
Gruppo di progettazione:
- CHVL architetti associati (capogruppo),
- Cameranebbia con Federica Grigoletto (comunicazione multimediale interattiva)
- Ing. Roberto Furlanetto, per Artech (ingegneria strutture)
- Ing. Stefano D’ambrosio, per Eideo (ingegneria impianti)
- Dott.ssa Simona Caruso (informatore scientifico della natura in ambiente marino)
- Arch. Chiara Intreccialagli (giovane professionista)